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Baglioni produce recipienti a pressione per l’idrogeno allo stato solido

Baglioni produce recipienti a pressione specifici per l’idrogeno allo stato solido

Baglioni produce recipienti a pressione specifici per l’idrogeno allo stato solido

In un’ottica di transizione energetica, l’idrogeno verde sta diventando sempre più un argomento interessante per alcune applicazioni nel settore dei trasporti e nell’industria cosiddetta hard to abate. In quasi tutti i progetti, una parte di stoccaggio dell’idrogeno prodotto è da considerare, sia come stoccaggio temporaneo, oppure come soluzione a più lungo termine. 

In alcune applicazioni, l’idrogeno allo stato solido è un’ottima opzione.

Proprio per questa ragione, nel corso del tempo in Baglioni abbiamo ampliato la produzione con contenitori in acciaio, serbatoi orizzontali e verticali e prodotti customizzati per lo stoccaggio dell’idrogeno.

Entriamo nel dettaglio.

Come avviene lo stoccaggio dell’idrogeno solido nei recipienti a pressione

L’idrogeno in forma solida consente di avere pressioni e temperature minori e di incrementare la sicurezza nello stoccaggio. Fisicamente, si tratta di adsorbire all’interno del reticolo cristallino di alcuni metalli dell’idrogeno, formando quindi degli idruri metallici.

Baglioni produce recipienti a pressione per l’idrogeno allo stato solido

Si tratta però di una tecnologia che ha un TRL (Technology Readiness Level) inferiore rispetto agli altri metodi: deve ancora essere perfezionata prima di arrivare ad essere al 100% competitiva sotto il profilo delle performance e del costo.

Lidrogeno convenzionalmente viene conservato e trasportato come gas ad alta pressione (in recipienti a pressione o in caverne) o liquido a bassa temperatura (-253 °C con raffreddamento costante per evitare che evapori) e densità molto elevata.

In Baglioni lavoriamo anche verso la direzione innovativa, con lo sviluppo di serbatoi a pressione di nuova concezione per stoccare l’idrogeno allo stato solido.

Quali sono i vantaggi nello stoccaggio dell’idrogeno allo stato solido

L’idrogeno allo stato solido rappresenta un vero e proprio game changer, con potenziali applicazioni importanti e notevoli vantaggi. 

Difatti, i principali benefici sono: 

  • l’alta capacità, molto superiore rispetto a un semplice serbatoio in pressione, questo significa che in un dato volume, a una certa pressione, è possibile immagazzinare molto più idrogeno rispetto a uno stoccaggio in stato gassoso;
  • la massima sicurezza, data dalla bassa pressione di stoccaggio, l’idrogeno solido risulta meno volatile e più sicuro rispetto all’idrogeno gassoso o liquido.;
  • garantisce una riduzione delle perdite durante lo stoccaggio e il trasporto e una stabilità superiore, che permette di stoccare per lunghi periodi. 

Come abbiamo anticipato, sono però necessari ulteriori ricerche e creare economie di scala per renderlo una soluzione realmente pratica ed efficiente. 

Si tratta infatti di una soluzione in fase di sviluppo con alcune criticità, come il peso elevato del sistema, il costo alto e la necessità di avere idrogeno al massimo livello di purezza per evitare che le impurità presenti nel gas, annidandosi all’interno dell’idruro, riducano la capacità di stoccaggio del sistema dopo numerosi cicli di carico e scarico.

I recipienti a pressione Baglioni specifici per l’idrogeno allo stato solido

In Baglioni stiamo concentrando il nostro lavoro nella costruzione di serbatoi specifici (concettualmente sono assimilabili a dei piccoli scambiatori di calore) per lo stoccaggio di idrogeno solido, che contengono la polvere di idruro, adsorbono e rilasciano l’idrogeno.

Stiamo prima di tutto operando per contenere i metalli idruri in appositi recipienti, capaci di resistere alla pressioni e temperature necessarie per l’adsorbimento e il rilascio dell’idrogeno. 

Per ottenere il delta termico necessario perché avvengano queste due reazioni si utilizza un fluido (acqua o aria), ma sono anche studiate soluzioni con resistenze elettriche intorno al tubo. 

Alcuni design su cui stiamo lavorando sono quindi un tubo dentro un tubo, dove il fluido circola internamente o esternamente rispetto al tubo contenente l’idruro. 
Sebbene la produzione su larga scala non sia ancora iniziata e la fase di sviluppo si stia concentrando su come rendere questi serbatoi una soluzione pratica, sicura ed efficiente, il Gruppo Baglioni ha già all’attivo alcuni prototipi certificati per questo tipo di tecnologia.

Recipienti a pressione per idrogeno solido: settori applicativi e mercati industriali più diffusi

Attualmente l’idrogeno solido rappresenta una tecnologia in fase di sviluppo non ancora concretamente adottata in mercati industriali specifici.

Tuttavia, ci sono settori potenziali dove l’idrogeno solido potrebbe trovare utilizzo, come le applicazioni statiche.

Una di queste è l’energia rinnovabile, per l’accumulo stagionale: immagazzinare l’energia elettrica verde quando è più elevata (estate) e rilasciare l’idrogeno dai metalli idruri quando è necessario (inverno).

Un altro possibile utilizzo è come backup in sistemi, ad esempio come sostituto del diesel nei generatori d’emergenza: in questa direzione, un possibile utilizzo potrebbe essere fatto negli ospedali, per intervenire tempestivamente con una fuel cell alimentata a idrogeno in caso di mancanza di corrente improvvisa. 

Quando si tratta di nuove tecnologie e soluzioni innovative, Baglioni è sempre in prima linea con esperienza, competenza e un network produttivo pronto per la produzione in serie e custom dell’infrastruttura energetica di domani.

Contattaci per maggiori informazioni.